Felice ANDREIS
Un uomo che guarda
Fotografie del silenzio – retrospettiva dal 1926 al 1952”
Fotografie che ancora oggi – dopo più di ottant’anni possono essere e sono considerate contemporanee.
“Questa raccolta è un’antologia delle tantissime fotografie esistenti nell’archivio fotografico di Felice Andreis, limitatamente alle stampe in bianco e nero ed al periodo 1926/1952.
Felice Andreis è nato e ha vissuto per anni a Torino; ebbe come laboratorio fotografico di fiducia “Tirone”, che negli anni trenta stampava i suoi negativi e preparava gli splendidi ingrandimenti su carta camoscio per i tanti concorsi dei Camera Club americani di cui Andreis partecipò in quegli anni.
Queste fotografie sono in esposizione con i timbri a tergo dei vari concorsi internazionali.
Le immagini di Felice Andreis hanno sempre un piglio alto, epico ed una forte intenzione artistica. Includono visioni modernistiche tipiche della pittura e delle avanguardie fotografiche del Novecento. La composizione e l’inquadratura sono elementi che Andreis gestisce con padronanza sobria e cosciente. Le geometrie sono nette, i tagli decisi; usa la luce naturale non arretra di fronte a controluce estremi e bianchi abbaglianti. Non si fa scudo della macchina, non si rende invisibile. Andreis ha cercato di esplorare il bello nelle cose e nelle persone. E’ la sensazione più forte che rimane al termine di questo lavoro, fatto con grande piacere.”
TESTO DI CARLO BONAZZA.
“Quando compose queste fotografie, tra il 1933/1943, Felice Andreis aveva quasi trent'anni. Voleva rappresentare gli uomini, le cose, i paesaggi della Maremma del suo tempo. Ecco dunque, la trebbiatura, la costruzione delle botti, i cacciatori, le pecore al pascolo, le prime macchine agricole. Oggi queste immagini ci sembrano abitare irreparabilmente il passato…
In tutte le immagini, c’è sempre un uomo che guarda il mondo dietro l’obiettivo, e sta nascosto nei paesaggi, nei fiori, nelle pecore, nelle marine ed a sua volta ci guarda. Quest’uomo vuole fissare e spegnere il mondo, consegnarlo all’immobilità ed al silenzio, trasformando tutto ciò che esiste e si muove in una natura morta, in uno “Stilleben”.
L’uomo che guarda prova nostalgia verso la vita che passa, anzi è già passata mentre egli la contempla. In tutti questi anni il tempo è scivolato sopra tutte le cose raffigurate, le ha corrose, trasformate o distrutte. Ora Felice Andreis è un anziano tranquillo e sereno; dobbiamo immaginare il suo sguardo quieto che si posa un’altra volta su queste fotografie e le sfoglia come pagine di un libro d’ore: senza nostalgia né rimpianto ma col desiderio di contemplare ciò che è stato e sarà per sempre.
TESTO DI PIETRO CITATI”
Felice Andreis muore nel 2015 all'etaà di 107 anni.
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Libro in vendita presso la Galleria.
Stampa in carta cotone Hahnemuhle ed. 7 anno 2012 | Stampa in carta cotone Hahnemuhle ed 7 anno 2012 |
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Stampa in carta cotone Hahnemuhle ed. 7 anno 2012 | Stampa su carta cotone Fine art Hahnemuhle ed. 7 anno 2012 |
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