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ULB Ugo Lucio Borga 

L’Associazione culturale no profit “Six Degrees” & Paola Meliga Art Gallery

presentano

 

“The Storm

La Tempesta in Medio Oriente”

Civilian people in the global conflict”

 

L'11 settembre 2001 non è solo la data del più drammatico atto di terrorismo dell'età contemporanea. È la fine di un'era. E l'inizio di un'altra. Il mondo si scopre improvvisamente fragile, minacciato da irriducibili nemici che possono colpire ovunque. E chiunque. Due ferocissimi conflitti armati, in Afghanistan e Iraq, in meno di dieci anni frantumano il Medio Oriente. L'Africa sub sahariana, così drammaticamente ricca di risorse naturali, conosce una recrudescenza di guerre mai sopite e atroci carestie, che causano milioni di morti. Il Nord Africa, travolto dalle primavere arabe, generate da un'autentica spinta democratica e poi infiltrate dal fondamentalismo islamico, brucia. Si combatte ormai ovunque. Asia: 16 stati e 151 gruppi armati coinvolti. Africa: 27 stati e 184 gruppi armati coinvolti. Europa: 8 stati e 60 gruppi armati coinvolti. Medio Oriente: 8 stati e 218 gruppi armati coinvolti. Americhe: 5 stati e 25 gruppi armati coinvolti. Milioni di civili, disperati, tentano di sopravvivere alla guerra, alla fame, ai disastri ambientali. Sessanta milioni sono in fuga, alimentando il traffico di esseri umani. All’indomani della seconda guerra mondiale, il più atroce conflitto dell’era moderna, non erano che 50 milioni. E’ fatta di attentati, la guerra globale in cui sprofondano queste vite: di rappresaglie, incursioni, bombardamenti chirurgici, operazione high-tech eseguite a distanza da tecnici specializzati. E’ fatta di droni: un tocco di dita fa saltare un’intera città dall’altra parte del mondo. Dissolto il fronte, venuto meno il confine tra interno ed esterno, si combatte a distanza per colpire su scala globale. I teatri bellici si moltiplicano e si intersecano. Le guerre antiche opponevano esercito a esercito sui campi di battaglia, fuori dai centri abitati: la nuova guerra globale non ha riguardi, esplode dentro le città, colpisce i civili. I bambini, le donne morti sotto le macerie vengono considerati danni collaterali: collateral damages, in gergo militare. Ben più di un eufemismo: la spersonalizzazione delle vittime chiarisce l’inconsistenza di concetti quali il rispetto della vita e dei diritti umani.

 

La mostra che si propone, vede l'esposizione di una quatantina di immagini che documentano lo stato di quotidianità delle popolazioni vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo.

L'esposizione vedrà un percorso illustrato da pannelli e da video, che introdurranno le immagini e le zone di conflitto ove il fotoreporter Ugo Lucio Borga si è recato nel corso degli ultimi anni.

 

Le immagini sono state scattate nel corso di 34 reportage realizzati nei seguenti conflitti armati:

Iraq, Siria, Libano, Ucraina, Libia, Somalia, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Eritrea, Kosovo, Bangladesh, Birmania, Filippine

 

Biografia autore

 

Ugo Lucio Borga è un giornalista, fotografo e scrittore italiano rappresentato dall’agenzia Prospekt e dalla Galleria d'Arte Paola Meliga. Il suo lavoro si concentra da sempre sulle guerre, anche quelle dimenticate, le crisi umanitarie, i temi sociali e ambientali in Africa, Sud America, Medio Oriente, Asia, Europa. Ha realizzato reportage di approfondimento in tutto il mondo coprendo, tra gli altri, la primavera araba, la guerra civile in Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Somalia, Libia, Siria, Sud Sudan, gli scontri religiosi nel nord del Libano, la dittatura Eritrea, la guerra in Ucraina, la guerra in Iraq e nelle Filippine contro lo Stato Islamico. I suoi articoli e reportage sono apparsi su molti giornali, riviste, tv e radio tra cui TimeLightbox, Time magazine (USA) The Guardian, The Observer, The Independent (Inghilterra), Die Zeit, Die Welt, Frankfurter Rundschau, Zurker Zeitung, Brigitte, Cicero (Germania), La Vanguardia Magazine, Zazpika magazine (Spagna), La Croix, Courrier international (Francia), Die Presse (Austria), Tyzden (Slovacchia), Haaretz (Israele) Gazeta Wyborcùza (Polonia), Alpha Magazine, (UAE), Woz (Svizzera) Africa Magazine, Diario, l'Espresso, il Giornale, Il Manifesto, il Sole24Ore, GQ ,Nigrizia, Vps, Panorama, PeaceReporter, Rolling Stone, il Riformista, Sportweek, laStampa, Vanity Fair, Il Venerdì di Repubblica, Eyesopen, Il Corriere della Sera, Mondadori(Strade Blu), Rai3, Rainews24, Sky Thg24 Jetlag, Channel4, Radio24, RadioRSI.

 

Nel 2011 ha ricevuto il primo premio “Novinarska Cena Journalism Award” per una serie di storie sui ribelli durante la guerra libica.

 

E’ presidente dell’Associazione Six Degrees, che ha lo scopo di raccontare le guerre, i conflitti etnici, religiosi e razziali, le situazioni d'instabilità politica e sociale e le problematiche connesse all’immigrazione, alla povertà, all'emarginazione e alla discriminazione in ogni parte del mondo.

Six Degrees persegue anche lo scopo di diffondere la cultura di un’informazione indipendente ed etica, di promuovere il foto-giornalismo e la cultura dell’immagine d’autore attraverso corsi di formazione, laboratori, conferenze, mostre.

 

Ha pubblicato i seguenti libri :

Il sudario di latta-taccuini di guerra MarcoValerio Edizione, collana 'I Faggi'

Soldat 1- Guerra in Ucraina- Musumeci editore

In uscita a marzo 2018 il terzo libro dal titolo dedicato ai conflitti in Africa

 

PROGETTO ESPOSITIVO

Curatela: Galleria d’Arte Paola Meliga

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AMBITO TERRITORIALE: Africa, Medio Oriente, Asia

 

FINALITÀ PROGETTO: esposizione

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35/40 stampe fine art di formati diversi (30x40cm e 50x70cm)

due dittici di dimensioni medio grandi (max 1,50x80cm)

cornici di legno nero

2 installazioni video

Presentazione del progetto e biografia su due appositi pannelli (minimo 2 pannelli)

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Il progetto può essere realizzato site specific.

Il trasporto a carico dell'ospitante.

L'allestimento sotto la curatela della Dott.ssa Paola Meliga, a carico dell'ospitante

Disallestimento a carico dell'ospitante.

Cataloghi ed inviti a carico dell'ospitante

 

Per info

paolameliga@libero.it

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